Un new deal per Franceschini
Ora su You tube
Dalla fine di maggio, fino a tutto il mese di luglio 2014, le sette associazioni degli autori dell’audiovisivo presenti nella commissione cinema della SIAE, si sono riunite su iniziativa dell’ANAC e insieme anche all’ANART (autori dell’intrattenimento) per organizzare un incontro con il Ministro Dario Franceschini e iniziare con lui un percorso, secondo agenda da stabilire, per il rilancio dell’intero comparto dell’audiovisivo italiano.Dalla fine di maggio, fino a tutto il mese di luglio 2014, le sette associazioni degli autori dell’audiovisivo presenti nella commissione cinema della SIAE, si sono riunite su iniziativa dell’ANAC e insieme anche all’ANART (autori dell’intrattenimento) per organizzare un incontro con il Ministro Dario Franceschini e iniziare con lui un percorso, secondo agenda da stabilire, per il rilancio dell’intero comparto dell’audiovisivo italiano.
L’incontro c’è stato il 1 agosto, come da relativo comunicato stampa. CS evento 1 agosto def .
Perché torniamo a darne notizia, ora? Perché in questi giorni, ANAC ha finalmente pubblicato sul suo canale Youtube i video di tutti gli interventi. Gliene siamo sinceramente grati e accompagniamo l’evento con le parole di Massimo Torre, membro del board WGI, che molto si è speso insieme al nostro socio, Massimo Martella, per la buona riuscita di quest’incontro.
Il 1 agosto scorso, alla casa del Cinema di Roma, si è svolto l’incontro NEW DEAL-I progetti degli autori per il cinema di domani, tra le associazioni degli autori WRITERS GUILD ITALIA,100AUTORI, ANAC, ANART, ART, ASIFA, DOC/IT e il ministro Dario Franceschini.
Non c’era tantissima gente (probabilmente per la data) nonostante il coinvolgimento, appunto, delle “sette sorelle” che hanno marciato inopinatamente unite, come non mai, insieme all’Anart, per presentare al “governo” un unico documento di richieste unitarie, allo scopo di giungere al più presto alla realizzazione di una legge di sistema dell’audiovisivo, capace di dare finalmente impulso al nostro depresso settore.
In questo senso il mio intervento in rappresentanza di WGI, (ma a nome, come tutti gli interventi, di tutte le associazioni) ha voluto stimolare il ministro a spendersi per creare le condizioni, affinché l’Italia si doti di un vero e proprio sistema industriale che, come in tutti i paesi più avanzati, generi lavoro e ricchezza (producendo inevitabili effetti benefici sul nostro asfittico Pil…) e allo stesso tempo ben rappresenti la nostra identità culturale che pure da sempre ha una sua forte ascendenza sulle altre.
Insomma, in poche parole, l’invito era di smetterla di pensare il nostro settore come richiedente sempre e solo assistenza da parte dello Stato, come fosse una specie protetta in via di estinzione (cosa oltremodo pericolosa vista la fine dell’orsa Daniza) ma un’opportunità di sviluppo che ci renderebbe competitivi con altri paesi a noi affini che questa cosa la sanno e l’hanno capita da molto tempo.
La domanda è perché noi no? (Sottotesto: a chi giova tale depressione del settore?).
Oltre a me in nostra rappresentanza, con efficacia, e la ben nota puntualità che lo contraddistingue, è intervenuto Massimo Martella che si è sobbarcato il compito di illustrare aspetti molto più tecnici e sofisticati, riguardo ai problemi relativi alla governance generale dell’audiovisivo, contenuti nella proposta complessiva delle associazioni, recapitata in quell’occasione al titolare del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
Il Ministro Dario Franceschini, peraltro, si è mostrato assai disponibile all’ascolto e anche propositivo nel recepire le nostre richieste: si è dichiarato, al contempo, preoccupato sull’aumento da lui richiesto per la copia privata che, in quel momento, aveva visto la reazione negativa delle associazioni dei consumatori.
E qui si è, purtroppo, un poco appannato il sentimento unitario che aveva contraddistinto fino a quel momento le “sette sorelle”. E’ stato immediatamente redatto un comunicato di fervente sostegno al ministro, che però non è stato firmato – come vi abbiamo spiegato – da WGI.
Insomma come spesso accade luci e ombre. La nostra speranza, il nostro interesse e la nostra azione si profonderanno costantemente affinché le luci prevalgano, sempre più, sulle ombre. Non completamente però, altrimenti che storie scriveremmo?…
Massimo Torre, membro del Board