The Crown

S03 E06

Tywysog Cymru

Sceneggiatura di James Graham & Peter Morgan

 

 

FATTO STORICO	FICTION
Nel 1969 il giovane Carlo viene mandato dalla madre Elisabetta nella cittadina gallese di Aberystwyth, per un intero semestre, per studiare storia e lingua gallese in vista della cerimonia di investitura del designato Principe del Galles.	Elisabetta viene consigliata dal primo ministro Wilson di mandare suo figlio a studiare per un trimestre ad Aberystwyth, in modo da placare le crescenti spinte nazionalistiche locali. Mentre tutta la Famiglia Reale è riunita attorno a Carlo, Elisabetta gli comunica la decisione irremovibile di andare a studiare in Galles. Carlo confessa alla sorella di essere insofferente all’indulgenza della loro madre nei suoi confronti.
In quanto esperto di lingua gallese, Tedi Millward, figura di spicco nel movimento nazionalista gallese, viene chiamato a tutorare il principe Carlo al suo arrivo presso la Aberystwyth University nel 1969.	Contestato al suo arrivo all’Università, Carlo è affidato al professor Tedi Millward, che gli farà da tutor. Millward è il vicepresidente di Plaid Cymru, partito che si batte per un Galles repubblicano e indipendente, e sin dall’inizio mostra di non avere molta simpatia nei confronti dell’erede al trono, mettendo in chiaro che lo tratterà al pari di tutti gli altri studenti. Il ragazzo, tuttavia, superata l’iniziale riluttanza per l’aver dovuto lasciare Cambridge, si impegna a fondo nell’apprendimento della lingua e della cultura gallesi. Saputo che Carlo non si è fatto degli amici, Millward lo invita a cena a casa sua. Qui lo presenta alla moglie Silvia, appassionandosi alle battaglie condotte dal popolo gallese per ottenere maggiore ascolto dalla Corona.
1° luglio 1969. Il principe Carlo viene investito ufficialmente del titolo di Principe del Galles. Una cerimonia imponente, tenutasi al Caernarfon Castle, in cui Carlo, incoronato da sua madre in diretta televisiva, pronuncia un discorso in lingua inglese e gallese.	Il giorno dell’investitura Carlo decide di leggere un discorso bilingue, aggiungendo una parte esclusivamente in gallese in cui dichiara di sostenere la causa locale, confidando nel fatto che sua madre e il resto della Famiglia Reale non comprendano quanto stia affermando. Dopo la cerimonia, Carlo ringrazia personalmente Millward e annuncia che girerà il Galles per conoscere meglio il Paese di cui è appena diventato Principe.  Tornato a Londra, Carlo scopre che sua madre è adirata poiché è venuta a conoscenza, dalla traduzione del suo discorso d’investitura, di ciò che ha detto in lingua gallese. Carlo lamenta di non aver ricevuto da parte sua nessuna forma di gratificazione per il periodo trascorso ad Aberystwyth. Elisabetta risponde che non ha fatto nient’altro che il suo dovere e, come il resto della Famiglia Reale, sarà tenuto d’ora in avanti a non manifestare le sue opinioni personali.

Il principe Carlo ha nascosto sentimenti filo-gallesi nel suo discorso di investitura come Principe di Galles?

È vero che Carlo ha studiato per un mandato all’Università del Galles per imparare la lingua gallese e che il suo insegnante Edward Millward era una figura di spicco nel partito per l’indipendenza gallese, ma il testo effettivo del suo discorso del 1969 al castello di Caernarfon non era neanche lontanamente forte come descrive The Crown.

Laddove Carlo in The Crown si spinge fino a dire che è “completamente comprensibile” che il Galles desideri l’indipendenza, il discorso del vero Principe si è concentrato maggiormente sulla sua ammirazione per l’eredità, la storia e la tradizione gallesi. Non ci sono prove che avesse un discorso segreto scritto a mano pronto da scambiare se sentisse il bisogno di sostenere sottilmente l’indipendenza del Galles, e inoltre l’ultima metà del discorso di Carlo è stata pronunciata in inglese.

La sfera lucida sopra è in realtà una pallina da ping-pong placcata in oro. L’ingegnere chimico incaricato dell’elettroformatura dell’oro per la nuova corona del Principe di Galles ha rotto il globo poche settimane prima della cerimonia e ne ha improvvisato uno nuovo dopo aver visto alcune persone giocare a ping-pong. La pallina da ping-pong rimane sulla corona fino ad oggi.

Analisi cronologica a cura di Matteo Proietti, Riccardo Pulin, Lorenzo Santo