Un altro anno è passato
Care socie e cari soci,
un altro anno è passato dall’insediamento dell’attuale board nel 2020: è di nuovo tempo di bilanci. Ecco perché, anche in vista dell’assemblea del 5 dicembre p.v. alla Casa del Cinema (la convocazione ufficiale vi arriverà nei prossimi giorni), vi scrivo per tracciare un quadro delle azioni del nostro sindacato in questi ultimi 12 mesi.
Le sfide per il board sono state molteplici, ma grazie all’impegno continuo e costante, tante battaglie sono state vinte. Ci sono state anche delle sconfitte, è vero, ma qui vi diamo contezza anche di quelle.
Procedo con ordine.
La Direttiva UE è stata finalmente recepita anche in Italia. Purtuttavia la sua efficacia normativa ha presentato numerosi difetti e falle. WGI si è attivata per rendere operativa una cosiddetta “clausola ponte” che rendesse possibile ai soci la stipula di contratti in “deroga” a questi vuoti legislativi. Al momento la sezione WGI che si occupa direttamente della questione, purtroppo ancora in essere, in coordinamento con il nostro garante, l’avvocato Andrea Renato, è al lavoro e presente sui vari tavoli ministeriali e di settore (il prossimo e imminente appuntamento è a Torino con la Film Commission Torino Piemonte).
Come avrete notato il nostro sito è cambiato ed è effettivamente diventato un hub funzionale, obiettivo che ci eravamo prefissi un anno fa. Il nuovo sito WGI racconta il nostro sindacato quasi su una base quotidiana e tiene traccia delle molteplici iniziative avviate: report dai Festival del Cinema di Venezia e Roma, le interviste ai colleghi a proposito dei loro film, o serie, o romanzi. Abbiamo lanciato nuove rubriche e rilanciato sempre nuove campagne per la visibilità degli sceneggiatori. Non solo, abbiamo avviato un costante monitoraggio di chi ha scritto cosa con le locandine dei film “dedicate” agli sceneggiatori che ci hanno lavorato che appaiono come prima cosa nel nostro sito. E poi, il continuo miglioramento della “cassetta degli attrezzi”, ovvero tutti quegli strumenti che servono a noi sceneggiatori.
Sul sito trovano sempre più spazio i bandi che possono rappresentare occasioni di lavoro e di networking per tutti noi. Insomma, quello di WGI è un sito dinamico e perennemente in fieri.
Sul sito, poi, è stato compiuto un lavoro di sistematizzazione del materiale pregresso e soprattutto ci siamo messi in regola con tutte le leggi sulla privacy. Ciò ha comportato una rimodularizzazione della gestione dei dati dei soci e di tutti i dati “sensibili” in mano a WGI.
Sempre dedicate ai soci, tramite il sito o tramite newsletter o lanci sui social, sono le campagne informative sui INPS, SIAE e i Bandi Ministeriali. Sottolineiamo anche gli sconti ottenuti per i soci WGI per i corsi di perfezionamento internazionali di scrittura (Pixar e UCLA): la continuing education è, infatti, uno dei fronti su cui ci stiamo impegnando sempre di più.
Il rapporto di collaborazione con WIFT, Women in Film and Television, si è intensificato e oltre al seguitissimo convegno di giugno abbiamo anche organizzato un evento congiunto durante la recente Festa del Cinema di Roma, ancora più di successo.
WGI inoltre continua a collaborare con numerose iniziative con le scuole o festival locali e nazionali dando il suo sostegno gratuito dal punto di vista economico, ma basato su un impegno costante del board a supporto in svariati modi.
Altra iniziativa che si è rivelata di grande impatto è stato il Netpitch for Sky. Un migliaio di progetti partecipanti ed è stata un’enorme occasione per far conoscere la propria professionalità e la propria poetica direttamente a uno dei commissioner più importanti a livello mondiale (essendo Sky del gruppo Comcast).
Stessa cosa dicasi dell’ultima edizione del Blind Netpitch (tutt’ora alle battute finali: il 18 novembre. i selezionati alla fase finale incontreranno finalmente i produttori che hanno scelto i loro progetti), numeri incredibili e grande entusiasmo. Quello del Natpitch ormai è un appuntamento imprescindibile nella vita degli sceneggiatori italiani e il nostro modello è talmente virtuoso che anche le altre gilde europee ci hanno chiesto di aiutarle ad organizzarli.
Ciò ovviamente ci porta a rendervi conto della collaborazione con Apa e Anica che rappresentano ad oggi non più solo delle controparti, ma anche degli alleati nelle sfide della nostra categoria. Il legame è diventato solido e rispettoso ognuno delle prerogative e delle esigenze dell’altro.
Stessa cosa dicasi della collaborazione con le scuole, accademie private, università che si occupano di corsi di scrittura cinematografica e seriale: WGI è al lavoro costantemente per fornire consapevolezza e strumenti ai futuri colleghi.
Nello specifico, siamo orgogliosi dell’interazione stretta con l’Università della Sapienza. Con il dipartimento SARAS (Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo) abbiamo lavorato così bene che è stata creata una collana di manuali pensati per gli studenti universitari (editi dalla Dino Audino Editore) dedicati al cinema e alla serialità e scritti in tandem da professori universitari e sceneggiatori WGI. Già ad un convegno sulla sceneggiatura a Bologna (un evento unico in Italia, visto che la nostra figura è stata finalmente messa al centro del processo creativo, che WGI ha contribuito ad organizzare e a cui ha partecipato con panel e tavole rotonde) la collana è stata presentata ufficialmente al mondo accademico (oltre dalla Sapienza i testi verranno adottati dalle università di Bologna, Torino e Pavia). Il prossimo 30 novembre, alla Casa del Cinema, ci sarà invece la presentazione ai media e al nostro settore (vi invieremo un invito nei prossimi giorni).
Con la Dino Audino la collaborazione continua proficua, tant’è che la rivista Script dopo aver completato l’analisi e la scalettatura di tutte le stagioni di “The Crown” è passata a “rilasciare” online il materiale relativo alla serie “Unbeliavable” e presto arriveranno tutte le altre analisi su altre serie internazionali già pronte o in corso di finalizzazione.
È chiaro che tutte le iniziative che di volta in volta segnaliamo sono, al di là della tematica specifica che viene di volta in volta affrontata, delle incredibili occasioni di incontro con colleghi e controparti del settore. Tanti contratti e occasioni di lavoro o collaborazioni di qualche tipo sono nati proprio a margine di questo o quel convegno o panel organizzato da WGI.
Il numero di iscritti WGI è in continuo aumento e ciò rappresenta per noi del board un’enorme soddisfazione dato che ci ripaga dell’impegno: il brand WGI è sempre più riconoscibile e saldo ed è a WGI che fanno riferimento le istituzioni nazionali e straniere. In effetti sono numerosi i contatti con le Guild straniere, ultima in ordine di tempo, sono le nuove collaborazioni con la Writers Guild Canada e quella della Corea del Sud.
Questa riconoscibilità si è manifestata anche durante il convegno FSE che ha chiamato a raccolta gli sceneggiatori di tutta Europa con discussioni, analisi e iniziative per migliorare la nostra condizione lavorativa e la percezione del nostro ruolo. Un nostro boarder è stato eletto come rappresentate FSE a riconoscimento del lavoro svolto in ambito europeo da WGI.
Le casse del sindacato come vi verrà illustrato durante l’assemblea del 5 dicembre sono ampiamente in sicurezza garantendo quindi la possibilità a WGI di affrontare con relativa tranquillità le spese necessarie a lottare sui futuri vari fronti sindacali. Grazie all’oculata gestione delle spese e delle donazioni siamo stati in grado di creare una nuova figura necessaria al sindacato per essere continuamente in controllo delle molteplici iniziative e per coordinare le varie sezioni in cui il board si riconfigura di volta in volta e quelle che sono permanentemente operative (gruppo politico, comunicazione, Siae, interassociativo, tesoreria, comunicazione soci, sito, social, etc.). Un coordinatore, quindi, coordinatrice a dire la verità, alle dirette dipendenze del board e sotto il suo costante monitoraggio. Tale figura negli ultimi mesi ha garantito un cambio il passo necessario ad un sindacato che continua a crescere e ad essere sempre più presente nella vita politica del nostro settore.
Il costante contatto con voi soci è stato garantito nel corso dell’anno sia attraverso i social che tramite le varie email dedicate e anche attraverso i contatti telefonici diretti. Tutte le problematiche sollevate sono state affrontate e nella maggior parte dei casi risolte. In ogni caso ogni interazione ha generato spunti per nuove iniziative o per migliorare le dinamiche del sindacato.
Proprio per cercare di fotografare al meglio la vita professionale e le dinamiche lavorative dei nostri associati, così come di quelle dei colleghi in generale, come sapete bene, abbiamo lanciato un sondaggio i cui risultati spingono a numerose riflessioni. L’intento con cui è stato concepito è stato quello di renderlo una vera e propria pietra angolare per tutte le successive battaglie WGI. Tutte le altre gilde europee, così come diverse università italiane si sono subito interessate ai numeri del sondaggio, numeri che sono impietosi a volte, ma che appunto vanno anche valutati in prospettiva. C’è molto da fare. Ma grazie al sondaggio ora sappiamo cosa, come, quanto e quando farla.
Per quanto riguarda le elezioni Siae per la commissione cinema, abbiamo provato in tutti i modi ad aumentare la quota della nostra rappresentanza, anche cercando una stretta collaborazione con le altre associazioni. In realtà però è avvenuta una spaccatura dovuta a vari motivi “politici” e “di parte”. La mancata unità delle liste ha dimostrato ancora una volta che l’assenza di unità in seno agli sceneggiatori porta a un solo risultato: si perde. Ad oggi stiamo tentando di ricucire per trovare una via il più possibile comune. Ma restano, in effetti, le divisioni e le posizioni diverse.
Questo ci porta ad un’ultima considerazione sulla mancata, ad ora, unione degli sceneggiatori. Come vi ho scritto tempo fa, tutti noi la auspichiamo fortissimamente, proprio perché non ha alcun senso continuare a procedere separati. Ma davvero nell’ultimo anno ci abbiamo provato con sempre maggiore forza e abbiamo sfiorato più volte l’agognata meta. Non ci siamo ancora riusciti, però, e questo è un fatto. La colpa non è di nessuno: ci sono modifiche statutarie da operare, cambi di paradigma da accettare, un nuovo orizzonte da mettere a fuoco, ma soprattutto c’è un retaggio da affrontare. Noi siamo WGI, siamo sceneggiatori e basta, i 100Autori, è di loro che parlo se non si fosse capito, sono sceneggiatori e registi insieme. Non è che noi abbiamo ragione e loro torto. Gli sceneggiatori vogliono tutti la stessa cosa: contratti, stabilità professionale, certezze economiche, ottenimento dei residuals, libertà creativa, etc. etc. I risultati del sondaggio sono lì a dimostrarlo (e a partecipare non sono stati solo sceneggiatori iscritti a WGI): il futuro è comune, il passato no. E noi in qualche modo ci ritroviamo sempre in un limbo che si chiama presente. In ogni caso, a parte un po’ di amarezza, spero che gli sceneggiatori un giorno stiano tutti dalla stessa parte. E spero che sia davvero il prima possibile. Difatti stiamo tentando un nuovo approccio alla questione, è notizia davvero degli ultimissimi giorni e ve ne daremo conto all’assemblea del 5 dicembre.
Chiudo ringraziando tutti i membri del board (non in ordine di importanza, né alfabetico): Francesca Massaro, Silvia Longo, Franca De Angelis, Marzia Conti, Carla Casalini, Mariangela Barbanente, Selene Favuzzi, Antonio Lauro, Andrea Traina, Massimo Torre, Fabio Ciampo, Piero Brundo, Massimo Torre, Vinicio Canton. Senza di loro WGI in questi 2 anni non sarebbe cresciuta così tanto. Ringrazio anche Giovanna Koch e Paolo Cingolani, così come Andrea Vernier e Francesco Maggiore.
Rimane ancora, però, tanto da fare. Il 5 dicembre all’assemblea, vi chiederemo di votare il bilancio consuntivo del 2021 e quello previsionale del 2022 (anche se in pratica sarà quasi chiuso, fiscalmente parlando), vi domanderemo quali altre battaglie il sindacato può e deve affrontare, ma soprattutto vi preghiamo di partecipare numerosi e di candidarvi per il nuovo board. A gennaio, infatti, indiremo le elezioni e serve che ognuno di noi faccia la sua parte. WGI vive del contributo di tutti: WGI siamo noi.
Infine, grazie a tutti i soci. Essere sceneggiatrici e sceneggiatori oggi in Italia è difficile, complicato, rischioso, faticoso, ma rimane sempre, credo che sarete d’accordo, il lavoro più bello del mondo.
Giorgio Glaviano
Presidente Writers Guild Italia