Il signor Rotpeter
SOGGETTO E SCENEGGIATURA di Antonietta De Lillo e Marcello Garofalo (liberamente tratto dal racconto “Una relazione per un’Accademia” di Kafka e frutto di un adattamento teatrale della stessa opera)
Nella odierna Napoli il signor Rotpeter racconta la sua vicenda mirabolante e paradigmatica: era una scimmia, vittima di sevizie e segregazione, con una grande fame di libertà, disposta a soffocare il suo istinto per adattarsi alla collettività umana. Si è adoperata così a questo scopo, imitando gli uomini in modo da elaborare un linguaggio e un pensiero. Però l’agognata via di fuga, si dimostra una integrazione che non paga, che consente solo di restare a galla in una comunità indifferente ed omologata. Rotpeter forse non è unicamente una ex scimmia mossa da frustrazione e da un miraggio di libertà… E’ l’incarnazione della condizione umana snaturante in una società che pare necessaria ma non piace, è il riflesso di noi tutti che, costretti a integrarci, ci siamo sottoposti a regole del potere economico limitanti e livellanti, abbiamo ceduto, per questo posticino scomodo, le nostre umanità libertà personalità; la storia di Rotpeter è l’allegoria delle storie di ognuno di noi, il suo ritratto un autoritratto. Ora il protagonista vuol lottare pure per gli altri.
Tipologia
Mediometraggio, grottesco (37′)
Produzione
Marechiaro sito