Hannah
SCENEGGIATURA DI Andrea Pallaoro e Orlando Tirado
Hannah vive tranquillamente la sua quotidianità tra lavoro di governante, corso di teatro, faccende domestiche, nipotino, nuoto e cane. L’inaspettato arresto di suo marito la precipita in una morsa di disperazione e smarrimento. Inossidabile devozione, salda lealtà, connaturata fragilità non le consentono di credere d’essere la moglie di un pedofilo come invece sostiene l’accusa. In una società spietata, capace solo di giudicare, le relazioni umane si sfaldano: Hannah si nasconde dai vicini, suo figlio non vuol più vederla e le nega il nipote. Pian piano l’animo imputridisce come la balena spiaggiata di una toccante scena metaforica, la rabbia va repressa, la pulsione di morte respinta, la rassicurante quotidianità ricostruita. Assistiamo a un crollo emotivo inevitabile, a una progressiva lacerazione psichica avvolta dal silenzio, all’approssimarsi di una presa di coscienza necessaria per poter ridefinire la propria esistenza.
Tipologia
Lungometraggio, drammatico (95′)
Produzione
Rai Cinema, Partner Media Investment – PMI, Left Field Ventures, Good Fortune Films, To Be Continued Productions, Lorand Entertainment, Take Five, TF1 Studio, Jour 2 Fete
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