Figlia mia
SOGGETTO E SCENEGGIATURA DI Laura Bispuri e Francesca Manieri
Nell’odierna Sardegna asprigna, soleggiata povera e selvaggia, la bambina Vittoria vive serenamente col papà e la mamma Tina, premurosa apprensiva e protettiva. Un’ombra di inquietudine la spinge a frequentare Angelica che abita in una casa degradata e ha una condotta negativa: è una debosciata sbandata che si ubriaca, si concede a chiunque, è vittima dell’istinto. La bambina è attratta dalla sua selvatichezza, crudeltà, irrequietezza, ossessiva ricerca e sostiene di buon grado le prove di coraggio che Angelica le propone. Il rapporto tra le due cresce sotto gli occhi attenti di Tina: la madre biologica di Vittoria è infatti Angelica che, sapendo di non poterla crescere come si deve, l’ha affidata a lei. Vittoria scopre così di avere una mamma naturale e una adottiva, tra le quali si ritrova contesa e divisa.
Tipologia
Lungometraggio, drammatico (96′)