WGI e UNITA chiedono la riformulazione del bando per 30 attori/attrici chiamato “C’era una volta un genio. Scorribande.”
WGI (Writers Guild Italia) si unisce al dissenso espresso da UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) in merito al bando, finanziato con deliberazione della Giunta Regionale della Puglia e promosso tra gli altri dal Ministero della Cultura, “C’era una volta un genio. Scorribande” e ne chiede con forza l’immediata rimodulazione.
Il bando prevede una call per la selezione di 30 attori e attrici, di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti, per la realizzazione di 60 podcast tratti dalle opere, dagli scritti e dalle note di vita di Carmelo Bene.
Inaccettabili, secondo WGI e UNITA, sono le condizioni proposte ai partecipanti, ai quali verrà chiesto di cedere ogni diritto d’autore sia sul pezzo scritto che sulla performance.
L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del progetto “C’era una volta un Genio” promosso dal Polo Biblio Museale di Lecce, in occasione del ventesimo anniversario della morte dell’artista salentino, e finanziato dal Ministero della Cultura con la collaborazione di RAI Radio 3, Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo (BJCEM), il
circuito Giovani Artisti Italiani (GAI), si pone l’obiettivo di creare un ciclo di episodi dedicati alle molte anime del lavoro beniano.
I contributi audio e sonori, prodotti al termine del progetto, saranno diffusi all’interno dei siti internet e dei canali social gestiti dagli enti promotori, pubblicati su piattaforme audio di ampia condivisione. Tuttavia, ai 30 attori e attrici selezionati viene chiesto di autorizzare “espressamente e senza nulla pretendere il Teatro Pubblico Pugliese ad utilizzare a titolo gratuito e ai sensi di legge, la sua prestazione artistica e il materiale inviato”.
I vincitori e le vincitrici inoltre dovranno mettere “a disposizione degli enti promotori, a titolo gratuito, i contributi audio prodotti sia per la diffusione all’interno dei propri siti istituzionali e profili social sia su piattaforme audio dedicate, sia per eventuali ulteriori eventi divulgativi e di promozione collegati alla presente iniziativa”.
Il direttivo di UNITA dichiara pertanto: “Pur comprendendo lo spirito divulgativo dell’iniziativa, volta a far conoscere la figura del grande artista salentino, nonché riconoscendo l’incentivo alla crescita di interpreti under 35, Unita non ritiene plausibile che le uniche figure professionali alle quali non sarà riconosciuto il compenso per la prestazione debbano essere proprio coloro che la rendono possibile, cioè gli artisti”.
“Intendiamo esprimere una forte critica e indignazione per il mancato compenso economico adeguato e la rinuncia alla titolarità dei diritti richieste ai partecipanti”, sottolinea Giorgio Glaviano, presidente WGI.
Proprio in una fase nella quale ogni sforzo politico pubblico nazionale e internazionale sta andando nella direzione di un maggiore riconoscimento e tutela dei diritti dei lavoratori dello spettacolo alla pari di tutte le altre professioni, WGI e UNITA chiedono una immediata revisione delle condizioni imposte dal Bando.