Venerdì 15 novembre, la Writers Guild Italia era presente alla Casa del Cinema, per partecipare allo “European Day”, incontro propedeutico dedicato ai nuovi bandi europei MEDIA, destinati al finanziamento e al supporto del settore audiovisivo. I fondi complessivi che verranno stanziati a partire dal 2014 ammontano a 1,462 miliardi di euro, e sarà di questi giorni l’approvazione definitiva in sede consiliare europea. Sono state tracciate le linee guida delle nuove sovvenzioni, in vista dei bandi che dovranno uscire, si presume, tra dicembre e gennaio. Le novità sostanziali rispetto ai vecchi bandi media sono: maggiore attenzione ai prodotti multimediali come docuweb, web-series, app e – per la prima volta, finalmente – videogames; sostegno alla digitalizzazione in generale, visto che dal 2014 la pellicola verrà sostanzialmente abolita; sostegno alla formazione e agli archivi audiovisivi e multimediali.
Per quanto riguarda le produzioni tradizionali sia cinematografiche che televisive, verranno stanziati più o meno gli stessi fondi. Verrà penalizzato il documentario: dimezzati i fondi per i “pezzi unici”, da 50.000 euro a 25.000 euro; invariate le regole per gli “slate funding”, ovvero la presentazione di un numero di progetti che varia da 3 a 5. Serialità televisiva e film per il cinema, godranno di stanziamenti simili al settennio trascorso, 2007-2013. Un ruolo centrale verrà riservato alle televisioni, in un’ottica di produzione e co-produzione, tenendo conto delle ormai evidenti contaminazioni tra mercato televisivo e cinematografico. Un occhio di riguardo lo avranno i paesi nuovi membri della comunità europea, mentre sarà penalizzatissima la Grecia, manco a dirlo.
Rimangono irrisolti i problemi di antitrust legati soprattutto al duopolio, problema tipicamente italiano, poiché fondamentalmente non si forniscono risposte a domande essenziali tipo: come faranno le nuove leve autoriali/produttive (25-40 anni diciamo) ad accedere ai fondi europei, se continueranno a essere escluse dall’accesso ai broadcaster e al credito bancario? Evidentemente questo non è un problema prioritario.
Sinceramente ci aspettavamo di più. Il problema che continua a emergere da incontri di questo genere, e ci riferiamo anche alla recente assemblea costituente della Federazione Produttori Indipendenti (http://www.federazioneindipendenticinema.it/), è una costante fame di denaro. Denaro pubblico, credito bancario, preacquisti televisivi, fondi europei: tipologie di sostegno sistematicamente precluse alla piccola -media imprenditoria cinematografica e televisiva. Durante l’assemblea costituente della federazione, si è sollevato per la prima volta in modo serio il problema dell’antitrust. Si comincia cioè a pensare a efficaci metodi per scardinare il duopolio televisivo e cinematografico che ha ormai atrofizzato il mercato dell’audiovisivo in Italia. Emerge ovunque il bisogno di organizzarsi e fare fronte compatto (e la Guild ne è un esempio), unica strada possibile per cercare nuovi interlocutori con cui confrontarsi sul mercato.
Adriano Chiarelli