Comunicato stampa
5 maggio 2016
Writers Guild Italia, il sindacato italiano degli sceneggiatori di Cinema Tv e Web accoglie con soddisfazione quanto annunciato nei giorni scorsi dal Direttore Generale della RAI Antonio Campo Dall’Orto e dalla Direttrice di Rai Fiction Tinny Andreatta davanti a una platea di produttori riuniti al Maxxi di Roma.
Pensiamo che il nuovo piano editoriale della Fiction Rai sia un’opportunità importante per far progredire tutto il settore.
Appressiamo anzitutto il significativo aumento del budget e delle ore di fiction prodotte, 180 milioni per 400 ore di nuovi contenuti, che avrà inevitabili ricadute positive sull’occupazione.
Ci conforta aver ritrovato nel piano temi da sempre cari a WGI come la differenziazione dell’offerta, la sperimentazione e la declinazione dei generi, e soprattutto la chiara volontà di voler produrre contenuti innovativi che possano confrontarsi sul mercato domestico ed internazionale.
Dal momento che saremo i primi, con le nostre storie, a dover dare impulso creativo alla macchina produttiva, starà a noi cogliere l’occasione offerta da questa richiesta più ampia ed articolata.
Nel prossimo incontro con la direzione di Rai Fiction previsto a breve, dove si entrerà meglio nel dettaglio di contenuti e linee editoriali, ribadiremo la convinzione, già più volte espressa anche in occasione di incontri politici come l’evento dello scorso dicembre alla Leopolda, che nel panorama delle offerte Rai non possa mancare la ripresa di una lunga serialità che si basi su un modello produttivo industriale e che possa assicurare – come già sperimentato in passato – molteplici vantaggi per tutto il settore.
Definiamo lunga serialità industriale progetti oltre le 12 serate a stagione, che possano costituire – come è stata in precedenza “La squadra” – una soluzione per fare library a costi contenuti ed ottimizzare le risorse delle sedi regionali.
Questo modello produttivo non solo offre garanzia di occupazione per tutte le fasce professionali, dagli scrittori ai runner, ma genera occasioni di ricambio generazionale, mettendo in contatto l’esperienza dei professionisti più esperti con i nuovi talenti. In passato la lunga serialità è stata il vivaio nel quale sono cresciute le professionalità anche di futuri premi Oscar come Paolo Sorrentino.
Ottimo strumento di fidelizzazione del pubblico, la lunga serialità lavora sull’approfondimento psicologico dei caratteri, li trasforma in modelli di identificazione, assimila velocemente gli eventi della cronaca e li traduce in nuovi contenuti narrativi, fortemente aderenti alla realtà del Paese.
La lunga serialità è uno strumento duttile: si presta a mescolare diversi generi e può diventare terreno di sperimentazione per pubblici nuovi.
Inoltre la particolarità del processo produttivo, simile alla catena di montaggio tipica dell’industria, che precede di poche settimane la messa in onda del prodotto, permette di registrare il gradimento degli spettatori e di condurre man mano le storie lì dove la creatività degli autori riesce a incontrare la sensibilità, la cultura e la pulsione vitale di larghissime fasce della popolazione.
Il Presidente e il Board WGI