The Crown
S03 E02
Margaretologia
Sceneggiatura di Peter Morgan
Sceneggiatura di Peter Morgan
NUMERO
SCENA |
DURATA
SCENA |
TIMER
PROGRESSIVO |
DESCRIZIONE SCENA |
01 | 01:30 | 00:00 | Interno Giorno. Windsor Castle. 1943. Tommy Lascelles, segretario del re Giorgio VI, comunica alla principessa Elisabetta, di 12 anni, che è stata ufficialmente nominata per la successione al trono e che dovrà prepararsi a diventare regina. Margaret aspetta fuori della porta di conoscere la novità. |
02 | 01:00 | 01:30 | Interno Notte. Windsor Castle. 1943. Elisabetta si confida con Margaret: teme di non essere tagliata per il ruolo che le è stato imposto. La sorella, che sente invece di avere il carattere adatto per regnare, si propone di sostituirla. Elisabetta accetta che lei ne parli a Lascelles. |
03 | 01:40 | 02:30 | Esterno Giorno. Aeroporto di Londra. Margaret si appresta a partire su un aereo di linea (crisi economica) con Tony per un viaggio in America, per il lancio di un suo volume di foto. La Regina Elisabetta arriva in auto sulla pista a salutare entrambi e a raccomandar loro di sfruttare l’occasione per “essere gentili” l’una con l’altro e salvare il loro matrimonio. |
04 | 01:10 | 04:10 | Interno Giorno. Aereo. Margaret non ha apprezzato la raccomandazione da sorella maggiore di Elisabetta. Tony capisce la sua irritazione: avere una personalità spiccata da numero uno eppure essere sempre la “seconda” per nascita. Problema di Margaret, ma anche problema di Elisabetta. |
05 | 01:10 | 05:20 | Sigla |
06 | 01:50 | 06:30 | Esterno/Interno Giorno. Casa Bianca, Washington. L’ambasciatore britannico, obbligato a restare in piedi come un questuante indesiderato, rinnova al Segretario di Stato USA la richiesta di incontrare il Presidente Johnson da parte del Primo Ministro Wilson per chiedere un aiuto economico all’Inghilterra durante la sua difficile situazione di crisi. Johnson, in collera per non aver ricevuto a sua volta l’appoggio di Wilson circa la guerra in Vietnam, rifiuta incontro e sostegno. |
07 | 01:30 | 08:20 | Interno Giorno. Buckingham Palace. Il Primo Ministro socialista Wilson sa che Johnson non cederà e chiede ad Elisabetta di intervenire, in quanto Casa Reale, per il bene della Gran Bretagna. |
08 | 02:30 | 09:50 | Sequenza. USA/Londra. Il viaggio di Margaret e Tony suscita attenzione ed entusiasmo soprattutto per la Principessa. I giornali USA definiscono i suoi fan come “Margaretologi”. Elisabetta, intanto, invita i suoi segretari a pensare a un invito che possa risultare per Johnson (che soffre di un complesso di inferiorità per il suo predecessore) più prezioso e prestigioso di quanto offerto a suo tempo a Kennedy. Le notizie che Martin le riporta del successo di Margaret insistono sulla competizione tra le sorelle e la mettono a disagio. |
09 | 02:50 | 12:20 | Interno Giorno. Hotel Los Angeles. Tony e Margaret hanno un’accesa discussione: lui non ne può più di dover assecondare da “secondo violino di una principessa pigmea” tutti i capricci di Margaret che sfrutta invece al massimo le occasioni mondane dove si sente adulata. Margaret promette a Tony che, quando saranno a New York per la presentazione del suo libro, lei si farà da parte e gli lascerà tutto il palcoscenico. |
10 | 02:20 | 15:10 | Esterno/Interno Giorno. Casa Bianca, Washington. Il presidente Johnson chiede ai militari un modo per vincere la guerra in Vietnam. Rifiuta ancora una volta di aver contatti con la Gran Bretagna, nonostante Elisabetta lo abbia invitato a un prestigioso fine settimana di caccia in Scozia, nel castello di Balmoral. |
11 | 01:00 | 17:30 | Interno Giorno. Buckingham Palace. Il segretario Michael avverte Elisabetta che il presidente Johnson, contravvenendo a una prassi consolidata, non si è premurato ancora di rispondere all’invito della Regina. Downing Street è in fibrillazione. |
12 | 02:10 | 18:30 | Esterno/Interno Giorno. Ranch dei Douglas, Arizona. Dopo tanta mondanità, Margaret è costretta da un forte raffreddore a mettersi a letto a casa degli amici, mentre Tony va a brillare al suo posto, pur confortandola con il giudizio positivo della stampa che la considera un’arma segreta – e poco sfruttata – della Corona. |
13 | 01:30 | 20:40 | Interno Giorno. Casa Bianca Washington. Il Segretario di Stato suggerisce a Johnson, per evitare una offesa alla Corona, in alternativa al weekend in Scozia, di invitare a cena alla Casa Bianca Margaret e Tony. |
14 | 02:10 | 22:10 | Interno Giorno. Buckingham Palace/Downing Street.. Una telefonata di Wilson interrompe la colazione di Elisabetta che sta seguendo in tv il servizio sui successi di Margaret in USA. Il Primo Ministro le comunica che il Presidente americano ha invitato a cena non lei, ma la principessa Margaret e la Regina dovrebbe farsi tramite dell’invito con la sorella, anche se considera rischioso questo compito politico. |
15 | 01:20 | 24:20 | Interno Giorno. Ranch Douglas/Buckingham Palace. Elisabetta telefona a Margaret per chiederle di accettare l’invito alla Casa Bianca, ma la data dell’invito coincide con quella della presentazione del libro di Tony a New York e Margaret si prende la soddisfazione di attaccare il telefono in faccia alla sorella. |
16 | 03:00 | 25:40 | Sequenza. USA/Londra. Il lungo e complesso trasferimento di Margaret e Tony dall’Arizona alla Casa Bianca consente di raccontare il cambio di atteggiamento sia della Regina che scrive una lettera investendo la sorella del dramma politico della Gran Bretagna, sia di Margaret e di Tony che vengono istruiti dall’ambasciatore britannico sulla necessità di ottenere l’aiuto dell’America per evitare una crisi economica gravissima. |
17 | 06:30 | 28:40 | Interno Notte. Casa Bianca, Washington. / Interno Giorno. Buckingham Palace. Mentre Wilson riferisce alla Regina dei risultati assai soddisfacenti della cena, Margaret si avventura con coraggio nella sua impresa politica, cercando con Johnson una rischiosa alleanza nello scandalo (battute scorrette, filastrocche erotiche, bevute esasperate, sfide a chi canta meglio fino a un rapido bacio) e nella difficile condizione reciproca di trovarsi in secondo piano rispetto a idoli come Kennedy e la Regina. La mossa di Margaret riesce, Wilson riferisce ad Elisabetta, che riferisce a sua volta a Filippo, che gli Stati Uniti concederanno il desiderato prestito alla Gran Bretagna. Emerge di nuovo la differenza di carattere delle sorelle: imprevedibile contro affidabile. |
18 | 03:10 | 35:10 | Esterno/Interno Giorno. Aeroporto di Londra/ Windsor Castle. Dopo essere stata accolta all’aeroporto dalla gratitudine del Primo Ministro Wilson, Margaret raggiunge Elisabetta a Windsor. La Regina la fa attendere lì dove attendeva bambina durante i colloqui con Lascelles. Elisabetta si congratula con la sorella, ma quando questa, invece di un’onorificenza, chiede di essere integrata di più nella guida del Paese e nella politica, per condividere il potere, l’antico problema si ripropone. |
19 | 03:40 | 38:20 | Interno/Esterno Giorno. Windsor Castle. Il pranzo è apparecchiato sul prato. Ci sono molti familiari invitati. Nel raggiungere la tavola, Elisabetta discute con Filippo la proposta della sorella. Lei sarebbe disponibile, ma il marito la trova sbagliata. La faccenda della primogenitura è crudele, ma riflette un andamento della vita. L’uguaglianza non esiste perché si nasce diversi. La stessa Famiglia Reale ha avuto tra i suoi membri elementi coscienziosi e noiosi, a fronte di parenti brillanti e individualisti. Ma la stabilità è garantita dalla noia, la Corona l’hanno portata i responsabili. Non bisogna cambiare nulla. |
20 | 03:30 | 42:00 | Esterno Giorno. Windsor Castle/Interno Giorno. Windsor Castle. 1943. Margaret capisce subito dall’atteggiamento distante di Elisabetta che raggiunge la tavolata che non otterrà nulla, come non ottenne nulla da Lascelles quando gli propose da bambina di sostituire la sorella nel ruolo di Regina. La primogenitura stabilita come criterio di successione dal 1701 è il pilastro della stabilità. Il suo ruolo di secondogenita è restare dietro le quinte e appoggiare da lì la Corona. La delusione spinge Margaret di nuovo, come allora, a rifugiarsi nell’intimità della sua camera, davanti a uno specchio. |
Scaletta desunta a cura di Marco Romani