Legge cinema: i selettivi al 25%
Comunicato stampa
6 giugno 2016
Egregio Ministro Franceschini,
come saprà, in Commissione Cultura Senato in data 3 maggio, era stato presentato un emendamento che, accogliendo le istanze degli autori, elevava dall’originario 15 % al 25% la quota del fondo destinata ai sostegni selettivi alla produzione, distribuzione ed esercizio.
L’emendamento pubblicato sul sito del Senato era stato accolto con favore dagli autori italiani che considerano quella selettiva la modalità più idonea a garantire la più ampia e diversificata libertà di espressione.
Oggi riscontriamo un nuovo emendamento (n.11.12, testo 2) che esclude la precedente proposta di modifica e chiede di ridurre la quota dei sostegni selettivi al 18%.
Riteniamo che questa riduzione dell’importo rischi di modificare in senso negativo il necessario equilibrio tra sostegni selettivi e automatici che ci sembrava esser stato conseguito nella precedente proposta.
Le associazioni degli autori, essendodirettamente interessate agli esiti della normativa in discussione, chiedono il ripristino della soglia del 25% con la seguente formulazione: “fermo restando che l’importo complessivo per i contributi selettivi non possa essere inferiore al 25% del Fondo medesimo”.
Ci auguriamo che in fase di decretazione venga riservata un’adeguata sottoquota del fondo alle attività autoriali e produttive.
Con l’auspicio che la nostra motivata richiesta venga accolta, La ringraziamo e Le porgiamo i nostri più distinti saluti.
Firme (in ordine alfabetico):
100autori, Aidac, Anac, Anart, Asifa, Writers Guild Italia
La nuova legge per il cinema e l’audiovisivo è attualmente in discussione al Senato presso la 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali). L’andamento delle sedute, e dei relativi emendamenti alla Legge, è reso pubblico dal sito del Senato e può essere seguito QUI
Per quanto riguarda il contenuto di questo Comunicato, ci si riferisce non al sistema di finanziamento attraverso percentuali fisse del gettito Ires e Iva degli introiti erariali del settore, ma al sistema della sua redistribuzione attraverso quote automatiche e quote selettive.
Le quote automatiche premiamo sostanzialmente chi ha già ottenuto successi al botteghino o premi ai festival, le quote selettive invece riguardano richieste che arrivano al Ministero da soggetti meno forti, sia perché si trovano al loro esordio sul mercato, sia perché – pur qualitativamente validi – si rivolgono a generi meno frequentati e a pubblici meno numerosi.
La WGI ritiene – come già dichiarato dal regista Paolo Sorrentino alla sua prima vittoria a Cannes – che non si cresce senza consentire agli autori di sbagliare e che dunque è sulle quote selettive – anche se apparentemente minoritarie – che si gioca il futuro del cinema italiano.
Per questo WGI, insieme alle altre associazioni degli autori dell’audiovisivo, chiede che le quote selettive vadano aumentate al 25%, come del resto era stato richiesto da alcuni emendamenti anche a firma di senatori PD, alcuni ritirati, altri (SEL et al) in essere.
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