Autunno 2011
Le associazioni di categoria si rendono conto che l’impegno preso da ciascuno sceneggiatore con la sottoscrizione del Turning Point ha bisogno di essere sostenuto: come? Come aiutare i singoli scrittori a mantenere la propria posizione di rifiuto della clausola ad approvazione davanti ai produttori?
Tentano di nuovo di aprire un tavolo con Anica e APT per arrivare a un contratto nazionale, ma – al primo incontro – le associazioni dei produttori escludono la possibilità di un accordo scritto.
Bisogna alzare il tiro, indire un secondo Turning Point, stavolta sull’intero contratto. Tutte le associazioni sono d’accordo.
Bisogna tornare a studiare: bisogna capire quali sono le “condizioni minime” che tutti gli sceneggiatori vogliono vedere rispettate nei loro contratti e costruire attorno ad esse l’unione della categoria, che difenda il singolo.
Inverno 2012
È il momento del GIVE ME FIVE: la SACT, con l’aiuto dell’avvocato Marco Patrizi, per conto anche delle altre due associazioni 100autori e ANAC, convoca tutti gli sceneggiatori che hanno firmato il Turning point e per un mese e mezzo li interpella e li ascolta su quali debbano essere i 5 PRINCIPI FONDAMENTALI five. 2012.2:, che un contratto di sceneggiatura deve rispettare.
Dopo un mese e mezzo, i cinque principi diventano DIECI . L’obiettivo per le associazioni di categoria diventa trovare il modo di proteggere gli scrittori che si sarebbero impegnati a difendere questi dieci principi nei propri contratti.
La SACT propone a 100autori e Anac di formare insieme la GUILD, il sindacato italiano degli scrittori, affidando a quest’ultima la gestione del Turning Point e dei contratti, e riservando alle singole associazioni tutto il resto dell’attività culturale.